La "sarduzza selinuntina" - La sardine de Selinunte
La “sarduzza selinuntina” – La sardine de Selinunte
Il mare di Selinunte che dista quattro chilometri dal nostro agriturismo “Terracreando”, è rinomato per l’abbondanza del pesce azzurro e principalmente per la “sarduzza”.
Già fin dal 1500 nel mare della borgata selinuntina centinaia di pescatori, su piccole imbarcazioni, di notte buttavano le reti alla ricerca dell’ “oro azzurro”. I pescatori non erano solo del luogo ma provenivano dai paesi limitrofi e anche da Palermo. Le sarde, nella stragrande maggioranza, venivano utilizzate per salato e soltanto una piccola parte era venduta ai mercati dei pesci freschi. La salatura avveniva in magazzini allestiti allo scalo di Bruca dove uomini e donne, dopo aver pulite le sarde, le mettevano in lattine, alternandole con strati di sale. Le sarde venivano conservate anche in barattoli di vetro pieni di olio prodotto principalmente dalla S.A.I.C.A, che era una raffineria locale appartenente ai fratelli Taormina, esportatrice di olio in tutta Italia, in America e nei paesi che,oggi, fanno parte della comunità europea. Le sarde costituivano un alimento comune specialmente nelle classi economicamente svantaggiate e venivano acquistate nelle botteghe alimentari. I bottegai per far portare via il pesce ai clienti usavano la carta paglierina o la carta oleata. Fino al 1950 Marinella di Selinunte si collocava fra i primi posti della marineria del trapanese. Dopo il terremoto del 1968 con le nuove tecnologie del freddo e del sottovuoto la richiesta delle sarde sotto sale andò scemando e i pescatori si dedicarono anche alla pesca di pesce più pregiato. Il nostro agriturismo, “Terracreando”,, sito sullo stradale Castelvetrano-Selinunte, nel rispetto delle tradizioni, organizza, su richiesta, delle degustazioni di:
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ma non è tutto… potrai assaggiare anche le sarde a beccafico alla nostra maniera, e pane nero ”cunsato”/condito con olio , pomodoro, sardine , origano e caciocavallo.
Tutte le pietanze menzionate andranno a deliziare il buongustaio e a sollecitare il palato di chi non è abituato a questi sapori. , Tutto viene cucinato con l’olio prodotto nei nostri uliveti ,luogo in cui si trova l’agriturismo “Terracreando”.
Le poisson bleu abonde dans la mer méditerranéenne qui baigne Sélinonte, en particulier la sardine.
La pêche au filet remonte au XVIè siècle : les pêcheurs, à la recherche de l’«or bleu», jetaient leurs filets de nuit et les sardines pêchées étaient principalement salées mais également conservées dans l’huile d’olive et exportées par les frères Taormina en Europe mais aussi aux États-Unis.
Jusqu’en 1950, Marinella di Sélinonte était l’un des plus importants lieux de transformation de sardines dans la zone. Le tremblement de terre de 1968, les nouvelles technologies ainsi que le changement des habitudes alimentaires ont obligé les pêcheurs à différencier leur pêche.
sur demandes, sont organisées des dégustations de sardines cuisinées selon les recettes traditionnelles ainsi que d’autres spécialités culinaires de la zone.